Il comitato dell’Associazione per un territorio senza grandi predatori, sezione Ticino, ha appreso con soddisfazione la comunicazione che l’Ufficio federale dell’ambiente ha affrontato con un approccio non ideologico, ma pragmatico e con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini la problematica dei lupi del Calanda accogliendo la richiesta dei cantoni Grigioni e San Gallo di poter abbattere due giovani lupi della regione che nelle scorse settimane si avvicinavano troppo agli insediamenti. Speriamo vivamente che le restrizioni circa l’abbattimento, che da un lato si possono comprendere, non impediscano però in nessun modo di raggiungere l’obiettivo entro la data stabilita. L’esperienza di paesi esteri dove branchi di lupi si sono insediati già da qualche decennio e le ricerche condotte fuori dall’Europa dimostrano che il lupo, dopo decenni di assoluta protezione, non riconosce più nell’uomo un rischio per la propria sopravvivenza e di conseguenza si avvicina agli abitati diventando un pericolo non solo per gli allevatori ma per tutta la popolazione. Ci auguriamo che non succedano, come purtroppo è già capitato negli scorsi anni oltre i nostri confini, aggressioni da parte di lupi a persone e stigmatizziamo perciò l’atteggiamento irresponsabile del Gruppo lupo Svizzera e di altre associazioni che continuano a ostacolare, con la raccolta di firme e ricorsi, le indispensabili azioni promosse dalle autorità cantonali e federali. D’altra parte l’ATsenzaGP esprime solidarietà nei confronti degli allevatori della Val Morobbia, della Val Colla e dalla Val Cavargna; regioni che presumibilmente sono diventate l’habitat della coppia e della cucciolata di lupi che erano stati avvistati all’inizio di settembre. Se ora per le greggi è giunto il momento della stabulazione invernale nelle stalle, il problema si riproporrà in modo drammatico in primavera e in estate del prossimo anno quando gli animali dovranno di nuovo tornare al pascolo sui monti e sugli alpi di quella zona.
Il presidente dell’ATsenzaGP, sezione Ticino
Armando Donati
6693 Broglio
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